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15-02-2017

Newsletter n.02 del 15 febbraio 2017

Sintesi “Piano Sulcis - Aiuti alle aggregazioni di imprese del sistema turistico Sulcitano”                                                 

Beneficiari

1. Possono presentare domanda a valere sulle presenti disposizioni le aggregazioni già costituite o da costituire di Micro, Piccole e Medie (MPMI), così come definite nell’Allegato I al Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione europea del 17 giugno 2014, esistenti, che intendano realizzare un piano nei territori del Sulcis.

2. Sono ammesse le aggregazioni formate da MPMI che operano nei codici Ateco 2007 delle classi:
§ 10 industrie alimentari;
§ 11 industria delle bevande;
§ 55 servizi di alloggio;
§ 56 attività di servizi di ristorazione;
§ 79 attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività correlate;
§ 90: attività creative, artistiche e d'intrattenimento;
§ 91: attività di biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali;
§ 93: attività sportive, di intrattenimento e di divertimento;
Inoltre sono ammesse le imprese artigiane dei Comuni di cui all’art. 5, iscritte all’Albo delle rispettive Camere di commercio, operative nella produzione di manufatti di ceramica, intreccio, lapideo, legno, metalli lavorati (ferro battuto, coltelleria e rame), pellame, tessuti e vetro.

Interventi ammissibili

1. Il piano può comprendere Servizi (S), Partecipazione a fiere (FM) e Costi materiali connessi alla realizzazione delle azioni previste nel piano (CM).
In caso di imprese con più unità produttive sono ammissibili solo i costi completamente riferiti all’unità localizzata in uno dei comuni ricadenti nel territorio Sulcitano.

Misura dell’agevolazione

1. Il piano di investimenti complessivo dovrà avere una dimensione ricompresa tra un minimo di Euro 15.000 e un massimo di Euro 150.000;
2. Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo a fondo perduto, pari al:
- 50% in caso di applicazione del Regolamento (UE) n. 651/2014
- 75% in caso di applicazione del Regolamento (UE) n. 1407/2013

Decorrenza

La presentazione delle domande potrà avvenire sino al 15 maggio 2017


Sintesi “Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna – II Istanza”

Beneficiari

Sono destinatarie del Fondo, le Società Cooperative, anche neo-costituite (secondo le definizioni dell'art. 1) e costituende, che abbiano sede operativa in Sardegna, e che presentino un piano di investimenti accompagnato da un processo di capitalizzazione della cooperativa.
I settori di attività considerati ammissibili per l’accesso al contributo sono tutti i settori previsti dai regolamenti comunitari applicabili.
Sono da considerarsi prioritarie, in coerenza con quanto previsto dal Piano Operativo e dalle Direttive di Attuazione, le attività che rientrano nelle seguenti categorie:
• turismo;
• attività di biblioteche, archivi, gestione aree archeologiche, musei ed altre attività culturali;
• tutela dell’ambiente;
• energie rinnovabili;
• welfare;
• manifatturiero;
• ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione).

Interventi ammissibili

Investimenti innovativi, tecnologie dell’informazione e della comunicazione:
a) realizzazione o acquisizione di sistemi composti da una o più unità di lavoro gestite da apparecchiature elettroniche, che governino, a mezzo di programmi, la progressione logica delle fasi del ciclo tecnologico, destinate a svolgere una o più delle seguenti funzioni legate al ciclo produttivo: lavorazione, montaggio, manipolazione, controllo, misura, trasporto, magazzinaggio;
b) realizzazione o acquisizione di sistemi di integrazione di una o più unità di lavoro composti da robot industriali, o mezzi robotizzati, gestiti da apparecchiature elettroniche, che governino, a mezzo di programmi, la progressione logica delle fasi del ciclo tecnologico;
c) realizzazione o acquisizione di unità elettroniche o di sistemi elettronici per l’elaborazione dei dati destinati al disegno automatico, alla progettazione, alla produzione di documentazione tecnica, alla gestione delle operazioni legate al ciclo produttivo, al controllo e al collaudo dei prodotti lavorati nonché al sistema gestionale, organizzativo e commerciale;
d) realizzazione o acquisizione di programmi per l’utilizzazione delle apparecchiature e dei sistemi di cui alle lettere a), b), e c);
e) acquisizione di brevetti e licenze funzionali all’esercizio delle attività produttive;
f) realizzazione o acquisizione di apparecchiature scientifiche destinate a laboratori ed uffici di progettazione aziendale;
g) realizzazione o acquisizione di impianti destinati al riciclo delle acque di processo;
h) realizzazione o acquisizione di impianti per la produzione di energia termica o elettrica, da fonti rinnovabili (esclusi gli impianti eolici).
In ogni caso per investimento innovativo si intende il macchinario inteso come sistema completo senza distinzione della componente elettronica e/o di software.
• Temporary manager: è un professionista (manager) altamente qualificato, che abbia maturato comprovate e significate esperienze di almeno 5 anni nel campo della conduzione di aziende, al quale devono essere attribuite deleghe specifiche, obiettivi e tempi predeterminati, che gli consentiranno di gestire l’accelerazione del cambiamento e dell’innovazione nell’impresa. L’intervento del T.M. avrà carattere temporaneo, sino ad un massimo di 18 mesi, affiancando o sostituendo il management aziendale;
• Dipendenti delle imprese a rischio di interruzione dell’attività: questa locuzione è circoscritta ai dipendenti (a rischio di perdita del proprio lavoro, o che hanno perso il proprio lavoro, percettori di ammortizzatori sociali) dell’impresa che si trovi in una situazione contingente di crisi; l’operazione disciplinata dal presente Avviso, per quanto concerne l’azione tesa a supportare interventi di WbO, prevede di supportare la costituzione di imprese cooperative, i cui soci siano, almeno per la maggioranza assoluta, gli stessi dipendenti dell’impresa “a rischio di interruzione dell’attività”.
• Impresa a rischio di interruzione dell’attività: indica lo status in cui venga eventualmente a trovarsi un’impresa, durante il proprio ciclo di vita, che comprende diverse situazioni, Più precisamente, con la locuzione “impresa a rischio di interruzione dell’attività”, ai fini del presente Accordo, si intende identificare quelle imprese che attraversano una particolare situazione di difficoltà contingente, tale da porre a rischio la prospettiva della continuazione dell’attività. L’impresa a rischio di interruzione dell’attività presenta quindi un’instabilità della redditività in grado di riverberarsi tangibilmente sui principali indici di bilancio dell’impresa stessa, sia dal versante del conto economico che dello stato patrimoniale. In tale fattispecie può essere ricompresa anche la casistica del cosiddetto “cambio generazionale”, nel caso in cui un imprenditore sia in età avanzata e privo di eredi cui demandare la prosecuzione dell’attività aziendale.
• Workers Buy-Out (WBO): fenomeno che rientra tra i meccanismi che realizzano la partecipazione dei dipendenti nell’impresa in cui lavorano, comportando dunque un cambio nella proprietà  dell’azienda che consiste nell'acquisizione e/o gestione di un'impresa, generalmente in crisi, da parte dei propri dipendenti (dirigenti e/o impiegati e/o operai).

Misura dell’agevolazione

La misura di agevolazione consiste in un finanziamento a tasso agevolato da un minimo di €. 21.000,00 ad un massimo di €. 120.000,00.

Decorrenza

La presentazione delle domande potrà avvenire a partire dal 10 febbraio 2017.


Sintesi “Bando Domos de sa cultura”                                                 

Beneficiari

Per Soggetti beneficiari, ai fini dell’ammissibilità della domanda e della concessione del contributo, si intendono le imprese del settore culturale e creativo, in forma singola o aggregata, rientranti nei settori di cui ai seguenti Codici ATECO ISTAT 2007:
SEZ. R ATTIVITA’ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO, E DIVERTIMENTO
- 90 (Attività creative, artistiche e di intrattenimento);
- 91 (Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali);
SEZ. J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
- 59 (Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore)
In caso di aggregazioni costituite o costituende, sono richiesti i Codici Ateco delle singole imprese, fermo restando che il codice ATECO 90, 91 e/o 59 deve essere obbligatoriamente posseduto dal soggetto capofila.
2.2. Forme di aggregazione ammesse
Le forme di aggregazione ammesse sono le seguenti:
- Associazioni temporanee di impresa (A.T.I) costituite o costituende come disciplinate dal D.Lgs. 50/2016;
- Contratti di rete, costituiti o costituendi, ai sensi della L. 33 del 9 aprile 2009 e ss.mm.ii;
- Consorzi e Società consortili di imprese, costituiti o costituendi.
L’aggregazione deve essere composta da almeno 3 (tre) imprese: questo requisito deve essere valido sino alla conclusione del progetto, pena la revoca del contributo.
L’aggregazione deve obbligatoriamente indicare l’impresa capofila alla quale conferire mandato con rappresentanza anche processuale.
L’impresa capofila rappresenta l'aggregazione in tutti i rapporti necessari per lo svolgimento dell'attività fino
alla loro estinzione. Il mandato è conferito con atto pubblico o scrittura privata autenticata, ai sensi degli artt.
1703 e seguenti, e degli artt. 2699 e 2703 del Codice Civile.
L’impresa capofila è l’unica referente nei confronti dell’Amministrazione regionale. E’ cura dell’impresa capofila la ripartizione del contributo tra le imprese partecipanti all’aggregazione.
Possono presentare domanda di contributo anche ATI/Consorzi/Società consortili/Contratti di rete non ancora costituiti. Tuttavia al momento della presentazione della domanda, le imprese devono assumersi l’impegno a costituirsi in una delle forme previste, utilizzando il modello allegato al presente Bando (Allegato II).

Interventi ammissibili

I progetti finanziabili, redatti esclusivamente sul modulo allegato al Bando (Allegato I), devono sostenere entrambe le seguenti attività:
a) Riuso e/o rivitalizzazione di spazi a vocazione culturale;
b) Realizzazione di prodotti e servizi tecnologici complementari per la salvaguardia, valorizzazione, diffusione e promozione del patrimonio culturale immateriale.

In particolare:
per quanto riguarda il punto a) “Riuso e/o rivitalizzazione di spazi a vocazione culturale, il progetto deve prevedere l’individuazione di spazi pubblici o privati- già utilizzati a fini culturali per almeno l’80% del tempo e della loro capacità - da destinare a “Domos de sa cultura”, ovvero spazi dove praticare, sperimentare, diffondere, salvaguardare e promuovere - a livello locale, nazionale e internazionale - le espressioni del patrimonio culturale immateriale della Sardegna e da dove avviare azioni di innovazione sociale e nuovi modelli di produzione e fruizione culturale. Le “Domos de sa cultura” possono essere individuate in tutto il territorio regionale in zone rappresentative delle espressioni tradizionali della musica, del canto, della poesia
di improvvisazione e della danza, devono promuovere attività di educazione culturale, artistica e di sensibilizzazione sulla tutela del patrimonio culturale immateriale della Sardegna, con particolare riferimento agli ambiti di spiccata tradizione identitaria quali, ad esempio, il canto a tenore, la musica delle launeddas, la poesia estemporanea in tutte le sue forme, il canto a chiterra, la polifonia sacra, la musica strumentale di fisarmonica e organetto e il ballo tradizionale sardo.
Per quanto riguarda il punto b) “Prodotti e Servizi tecnologici complementari per la salvaguardia,
valorizzazione, diffusione e promozione del patrimonio culturale immateriale”, deve essere prevista la realizzazione di prodotti e servizi tecnologici funzionali alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale della Sardegna quali, a titolo esemplificativo:
a) sito web dedicato alle “Domos de sa cultura”, che fornisca notizie sulla loro attività, comunicati sulla programmazione e sugli appuntamenti annuali, l’archivio delle attività svolte, un forum dedicato alle attività di pratica, innovazione, diffusione, salvaguardia e promozione del patrimonio culturale immateriale, collegamenti esterni con realtà europee ed extraeuropee operanti nei settori dedicati;
b) piattaforme multimediali da collocare all’interno delle “Domos” per consentire ad artisti, studiosi, cultori delle tradizioni, giovani studenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università, turisti e semplici curiosi di conoscere attraverso audio-guide multilingue, audio-video delle produzioni canore, musicali, poetiche o di danza, le espressioni culturali immateriali del territorio di riferimento;
c) applicazione multilingue per smartphone e tablet dotata di tracker GPS (anche in modalità off line), di geottaging, di sistema Alert ed AroundMe, atta a garantire l’immediata reperibilità delle “Domos”, nonché dei siti culturali, delle strutture ricettive e informative del territorio e degli eventi culturali, turistici, sportivi, etno-antropologici e gastronomici. Per la fruizione delle applicazioni su smartphone e tablet dovranno essere presentati almeno 2 sistemi operativi per i dispositivi mobile più diffusi.

Misura dell’agevolazione

1. Il piano di investimenti complessivo dovrà avere una dimensione ricompresa tra un minimo di Euro 15.000 e un massimo di Euro 150.000;
2. Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo a fondo perduto,pari all’80% delle spese ammissibili, a copertura parziale delle spese ritenute ammissibili, con massimali ed intensità determinati secondo quanto disposto dall’art. 53 del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 (comma 8).
NB A carico dell’impresa è previsto un cofinanziamento di almeno il 20% del piano di investimento proposto.

Sono ammissibili le sotto elencate spese riferite esclusivamente ai costi operativi per la realizzazione del progetto culturale:
- spese per gli adeguamenti strutturali e/o impiantistici degli spazi deputati ad ospitare le “Domos”, finalizzati a garantire l’accessibilità ed il superamento delle barriere architettoniche;
- spese direttamente imputabili al progetto quali la locazione o l'affitto di immobili e centri culturali, le spese dei materiali e delle forniture con attinenza diretta al progetto
- spese relative ad attività di educazione culturale e artistica e di sensibilizzazione sulla tutela del patrimonio culturale immateriale della Sardegna;
- spese per il personale impegnato nel progetto (organizzazione e realizzazione eventi, servizi di interpretariato, traduzioni);
- spese per promuovere il patrimonio culturale immateriale della Sardegna attraverso le nuove tecnologie (es. piattaforme multimediali).
Le spese relative al costo del personale impegnato nella realizzazione del progetto non possono superare il 30% del costo complessivo del progetto stesso.
Si specifica che tutte le spese ammissibili sono da intendersi al lordo di qualsiasi imposta o altro onere.

Decorrenza

La presentazione delle domande potrà avvenire dalle ore 12,00 del giorno 13 febbraio 2017 e fino alle ore 24,00 del giorno 13 aprile 2017.


Sintesi “Bando Piccole e Medie Imprese Efficienti”


Beneficiari

1. Sono ammesse a beneficiare degli aiuti regolamentati dal presente Bando le PMI che rispettino le seguenti condizioni di ammissibilità di:
a) Essere regolarmente costituita da almeno 2 anni e iscritta nel registro delle imprese;
b) Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposta a procedure concorsuali;
c) Non ricadere tra le imprese che devono rispettare gli obblighi di cui all’art. 8 comma 3 del D.Lgs. n. 102/14;
d) Non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
e) Non essere incorsa nelle sanzioni interdittive di cui art. 9, comma 2 lett. d) del D.Lgs 8.06.2001 e ss.mm.ii., ovvero l'esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi;
f) Operare nel rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, del lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente, anche con riferimento agli obblighi contributivi;
g) Non essere stata destinataria, nei tre anni precedenti la domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Ministero dello sviluppo economico o dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
h) Non avere posizioni debitorie nei confronti dell’Amministrazione regionale ai sensi dell’art. 14 della L.R. n. 5/2016;
i) Non essere un’impresa in difficoltà, come definita dall’art. 2, punto 18 del Reg. (UE) n. 651/2014.
2. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di aiuti su ciascun Avviso, pena l’inammissibilità della/e domanda/e presentata/e successivamente alla prima.

Interventi ammissibili

A. Diagnosi energetica e realizzazione del Sistema di Gestione conforme alla ISO 50001
1. Sono ammissibili le spese sostenute per:
a) La redazione della diagnosi energetica e per i servizi esterni di consulenza per l’ottenimento della certificazione ISO 50001 eseguiti da uno dei soggetti elencati all’articolo 8 comma 1 del D.lgs. n. 102/2014, ovvero da ESCO, EGE o auditor energetici, certificati da organismi accreditati in base alle norme UNI CEI applicabili.
b) La certificazione di conformità alla norma ISO 50001, rilasciata da organo terzo, indipendente e accreditato ai sensi del Reg. (CE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 765/2008 del 09.07.2008 o firmatario degli accordi internazionali di mutuo riconoscimento.
B. Interventi di efficientamento energetico
1. La base di calcolo dell’aiuto è rappresentata dal costo ammissibile per ciascuna tipologia di intervento prevista dagli articoli 38 e 40 del Reg. (UE) n. 651/2014. La determinazione del costo ammissibile dovrà avvenire a cura delrichiedente gli aiuti attraverso la relazione di un tecnico abilitato che giustifichi la scelta, sia da un punto di vista tecnico che economico, come previsto nel modello di scheda tecnica allegato al Bando.
2. Rientrano nei costi ammissibili:
a) L’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, comprensivi delle spese di installazione e di eventuali sistemi di monitoraggio del risparmio conseguibile;
b) Le spese per la redazione del progetto tecnico e di direzione lavori, nel limite del 5% del progetto di efficientamento.
3. Non sono comunque ammissibili:
a. le spese che le imprese sono tenute ad attuare per conformarsi a norme dell’Unione già adottate, anche se non ancora in vigore;
b. le spese notarili e quelle relative a imposte e tasse;
c. le spese relative all’acquisto di scorte;
d. le spese relative all’acquisto di macchinari ed attrezzature usati;
e. i titoli di spesa regolati in contanti;
f. le spese di pura sostituzione;
g. le spese di funzionamento in generale;
h. le spese effettuate in leasing;
i. tutte le spese non capitalizzate;
j. le spese sostenute con commesse interne di lavorazione, anche se capitalizzate ed indipendentemente dal settore in cui opera l’impresa.
4. Tutti gli importi considerati ai fini dell’ammissibilità si intendono in euro e al netto di IVA e di ogni altro onere accessorio.

Misura dell’agevolazione

Dal 40% al 65% di contribuzione pubblica a fondo perduto

Decorrenza

Le domande di contributo e la relativa documentazione possono essere presentate dal 28 ottobre 2016 al 30 giugno 2017.

Servizi

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HR Consulting Management S.r.l. si occupa di Consulenza strategica e business planning, Controllo di gestione, Finanza agevolata, Ristrutturazione finanziaria, Contabilità  e assistenza amministrativa e fiscale, Consulenza societaria, Consulenza organizzativa, del lavoro e ricerca del personale.

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