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09-09-2025
Newsletter n.09 del 09 settembre 2025
Sintesi “FONDO “SARDINIA FINTECH” Linea A – Minibond e/o Cambiali Finanziarie”.
Beneficiari
La Linea A è rivolta alle imprese che intendono reperire risorse finanziarie dal mercato, alternative al credito bancario, attraverso l’emissione di minibond e/o cambiali finanziarie per finanziare progetti di investimento o per esigenze di liquidità.
Possono accedere alla Linea A le imprese che hanno almeno una sede operativa in Sardegna a vantaggio della quale la provvista finanziaria è destinata, appartenenti alle seguenti categorie:
• Piccole imprese (= 50 addetti; fatturato o bilancio = 10 M €)
• Medie imprese (< 250 addetti; fatturato = 50 M € o bilancio = 43 M €)
• Grandi imprese
• Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Sono escluse le Micro Imprese (< 10 addetti; fatturato o bilancio annuo = 2 M) e le imprese in difficoltà, come definite dagli Orientamenti sugli aiuti di Stato per il Salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà (2014/C del 31/07/201).
Interventi ammissibili
• Prezzo di emissione: alla pari
• Taglio: min € 200 mila max € 10 milioni
• Tasso: di mercato vigente al momento del closing (data in cui si conclude la transazione di emissione dei minibond in cui l’investitore sottoscrive i minibond e l’emittente riceve i fondi)
• Rating impresa: = 6
• Durata: fino a 84 mesi per investimenti e 72 mesi per liquidità
• Rimborso: bullet (pagamento del capitale a scadenza, interessi annuali o in frazione di anno) o con piano di ammortamento
Misura dell’agevolazione
La dotazione finanziaria è definita nell’Avviso Pubblico. Le imprese che dovranno richiedere l’intervento del Fondo nel rispetto delle seguenti modalità:
1. per investimenti 60 % in forma cartolarizzata (200 mila–10 milioni €, durata max 84 mesi)
2. per investimenti 70 % in forma diretta (200 mila–10 milioni €, durata max 84 mesi)
3. per investimenti 100 % in forma diretta (200 mila–5 milioni €, durata max 84 mesi con valutazione dell’operazione anche in chiave STEP)
4. per liquidità 100 % in forma diretta (200 mila–3 milioni €, durata max 72 mesi)
L’intervento del Fondo è vincolato, a seconda del caso, alla sottoscrizione di una quota minima da parte di Investitori Qualificati (40 % o 30 % – Vedi punti 1 e 2).
Sarà cura del Soggetto incaricato della Cartolarizzazione e/o del Soggetto Fintech gestore della Piattaforma Digitale e/o altro collocatore autorizzato, provvedere alla raccolta presso altri Investitori Qualificati della quota eccedente la sottoscrizione da parte del Fondo.
Decorrenza
Le domande possono essere presentate a partire dal 01/09/2025.
Sintesi “Concessione di contributi a favore delle imprese turistiche Tipologia turistico ricettiva “Albergo diffuso”.
Beneficiari
Possono presentare la domanda a valere sul presente Avviso le Micro e Piccole Imprese, così come definite nell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione europea del 17 giugno 2014 e ss.mm.ii., in forma singola o aggregata mediante il ricorso al “contratto di rete” nella forma di “rete soggetto”, che alla data di pubblicazione del presente Avviso:
a) sono “operative” / esistenti” ed esercitano attività prevalente nelle sezioni del Codice ATECO 2007 (con l’aggiornamento secondo la nuova versione della classificazione ATECO 2025):
? “I” (“Attività dei servizi di alloggio e ristorazione”) - divisione 55 “Servizi di alloggio”, limitatamente alle strutture ricettive come disciplinate dalla L.R. n. 16/2017 e ss.mm.ii. e relative disposizioni attuative, con esclusione dei seguenti codici in quanto riferibili ad attività che non rientrano nella competenza dell’Assessorato del Turismo:
? 55.20.52 “Attività di alloggio connesse alle aziende agricole”;
? 55.20.53 “Attività di alloggio connesse alle aziende ittiche”;
? 55.90 “Altri alloggi”;
? “I” (“Attività dei servizi di alloggio e ristorazione”) - divisione 56 “Attività dei servizi di ristorazione”, con esclusione dei seguenti codici in quanto riferibili ad attività che non rientrano nella competenza dell’Assessorato del Turismo:
? 56.10.12 “Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole”;
? 56.10.13 “Attività di ristorazione connesse alle aziende ittiche”;
? 56.10.5 “Ristorazione su navi e treni”;
? 56.29 “Mense e catering continuativo su base contrattuale”;
? “N” (“Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”) – divisione 79 “Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse”;
b) non sono costituite e/o non risultano attive (di seguito “nuove imprese”).
Interventi ammissibili
1. Il “Programma” deve descrivere con chiarezza la situazione dell'impresa (anche costituenda), le tappe essenziali e gli obiettivi specifici realisticamente conseguibili e tali da garantire, in assenza di eventi imprevedibili, la redditività e l’equilibrio finanziario secondo lo schema predisposto (Allegato “Programma d’investimento”).
2. Al termine del “Programma ammissibile” devono essere sostenute le spese approvate e conseguiti gli obiettivi previsti. L’albergo diffuso deve risultare pienamente operativo in data antecedente l’adozione del provvedimento di erogazione del saldo.
3. Il “Programma ammissibile” deve comprendere unicamente spese capitalizzabili consistenti in:
a) Investimenti Produttivi, qualificabili come attivi materiali e immateriali (IP) quali, a titolo esemplificativo, le progettazioni, l’acquisto di immobili, la realizzazione di opere murarie, l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, comprese le dotazioni hardware e software, impianti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico innovativo, incluse le spese di installazione strettamente connesse alla messa in opera dell’investimento;
b) Servizi di cui al “Catalogo dei Servizi” della Regione Autonoma della Sardegna approvato alla data di pubblicazione del presente Avviso.
4. Ai fini dell’ammissibilità:
a) l’unità produttiva / albergo diffuso esistente o da avviare deve avere / prevedere un livello di classificazione minimo pari a 3 stelle ai sensi della L.R. 16/2017 e delle relative “Direttive di attuazione”;
b) gli interventi devono riguardare suolo e immobili nella disponibilità del proponente, che risultano siti in zone omogenee “A” negli strumenti urbanistici comunali in vigore alla data di presentazione della domanda. Tale disponibilità deve essere dimostrata all’atto dell’adozione del provvedimento di concessione con idonei titoli di proprietà, diritto reale di godimento, locazione non finanziaria o comodato, debitamente. registrati e trascritti in data certa antecedente la presentazione della domanda. Nell’ipotesi che a tale data il bene oggetto del “Programma” debba essere acquistato, la disponibilità deve essere dimostrata, secondo quanto prescritto in precedenza, alla data di presentazione della prima richiesta di erogazione. Nel caso in cui il “Programma” sia realizzato su un immobile non di proprietà dell’impresa proponente, ma nella sua disponibilità, deve essere prodotta una dichiarazione del proprietario attestante l’assenso alla realizzazione dello stesso, salvo nel caso in cui il titolo preveda esplicitamente tale assenso. La disponibilità del bene deve essere provata per una durata residua pari a almeno 5 anni oltre la data di conclusione del “Programma ammissibile”;
c) l’unità produttiva oggetto del “Programma” deve essere conforme alle normative vigenti, ovvero il suolo e gli immobili devono essere rispondenti, in relazione all’attività da svolgere, ai vigenti specifici vincoli edilizi, urbanistici e di destinazione d’uso, come risultante da idonea documentazione, o da dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesta la piena ed attuale sussistenza di detto requisito a firma congiunta del legale rappresentate dell’impresa e di un tecnico abilitato. Se gli immobili esistenti richiedono una variazione della destinazione d’uso e/o atti in sanatoria per opere realizzate senza la necessaria autorizzazione, deve essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante la sussistenza delle condizioni per la variazione e/o la sanatoria a firma congiunta del legale rappresentate dell’impresa e di un tecnico abilitato. Nel caso di beni pubblici è sufficiente la dichiarazione dell’Ente che ne ha la disponibilità. In ogni caso, la documentazione attestante la conformità deve essere prodotta con la prima richiesta di erogazione, quale condizione per la liquidazione del contributo;
d) il “Programma” deve essere tecnicamente fattibile, ovvero deve essere in grado di garantire una tempistica di avvio e di realizzazione degli interventi coerente sia con gli investimenti previsti sia con l’eventuale attività già in essere nell’arco temporale di realizzazione. In particolare, il Soggetto istruttore verifica le condizioni per l’ottenimento degli eventuali titoli abilitativi e autorizzatori non posseduti alla data di presentazione della domanda ma necessari per la realizzazione del “Programma” in coerenza con le disposizioni urbanistico-edilizie-paesaggistiche e ambientali vigenti;
e) il “Programma” deve essere sostenibile economicamente e finanziariamente, con particolare riferimento all'equilibrio e alla coerenza nella composizione interna delle azioni, ai ricavi previsionali ed ai costi gestionali. In particolare, ove possibile, il Soggetto istruttore verifica l’esistenza di un Patrimonio Netto positivo, di un cash flow della gestione caratteristica > 1, di un margine di struttura secondario positivo e di un rapporto tra margine operativo lordo e fatturato > 5%;
f) il “Programma” deve avere la copertura finanziaria del 100%. Tale copertura deve essere attestata in sede di domanda e deve essere comprovata, al netto del contributo, con idonea documentazione prima dell’adozione del provvedimento di concessione ex successivi artt. 12 e ss., pena la decadenza;
g) il “Programma” non deve prevedere la partecipazione o il coinvolgimento in interventi di delocalizzazione.
Misura dell’agevolazione
1. Gli aiuti sono concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023 pubblicato sulla G.U.U.E. Serie L del 15.12.2023 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis», sino all’importo massimo di euro 300.000,00 per singolo beneficiario e per “impresa unica”.
2. Gli aiuti sono concessi a fondo perduto nella forma del contributo in conto impianti, calcolato sulle spese ammissibili ad agevolazione effettuate con modalità diretta, fino all’intensità massima riportata nella tabella sottostante:
Categoria A (sistemazione del suolo, indagini geognostiche, acquisto di immobili, opere murarie e assimilate, compresi gli impianti generali): 25%
Categoria B (acquisto di macchinari, impianti specifici e attrezzature, compresi i “mezzi mobili”): 100%
Categoria C (progettazioni, direzione lavori, ecc.): 100%
Categoria D (Catalogo dei Servizi): 100%
Decorrenza
Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 18.7.2025 e sino alle ore 12:00 del 17.10.2025.
Sintesi PN-JTF Avviso aiuti alle MPMI localizzate nel territorio del Sulcis Iglesiente per la transizione e la diversificazione dell’economia locale
Beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente Avviso le imprese ed i soggetti, ad esse equiparate, che esercitano un’attività economica, 1 che, alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni:
nel caso di imprese, siano iscritte e attive nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente, con esclusione dei soggetti operanti nei settori:
- pesca e acquacoltura, disciplinati dal Regolamento (UE) 1379/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio europeo;
- produzione primaria dei prodotti agricoli;
- indicati all’art.1, paragrafi 2, 3, 4, 5 e 6 del Regolamento (UE) 651/2014 e ss.mm.ii.;
- indicati dall’art. 9 del Reg. (UE) 2021/1056;
- indicati dalla Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno signif icativo all’ambiente approvata con Circolare MEF RGS n. 32/2021 (Scheda 26);
nel caso di imprese rispettino il requisito dimensionale di Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI). La dimensione di impresa viene verificata includendo nel calcolo le quote di partecipazione e tutti i rapporti di collegamento e/o associazione, come definito dall’Allegato 1 al Regolamento (UE) 651/2014. L’impresa, inoltre, deve preventivamente comunicare all’Amministrazione regionale ogni ulteriore variazione della compagine sociale che dovesse intercorrere tra la data di presentazione della domanda e la data di concessione dell’agevolazione, al fine di verificare l’effettivo mantenimento del requisito relativo alla dimensione d’impresa.
nel caso di associazioni, che siano iscritte nell'elenco regionale o nazionale delle associazioni riconosciute oppure nel registro delle persone giuridiche, in possesso di una posizione IVA;
nel caso di attività libero professionale a prescindere dall’iscrizione in albi, collegi, registri ed elenchi pubblici tenuti da altri enti e/o soggetti della pubblica amministrazione, salvo nel caso in cui tale iscrizione costituisca condizione indispensabile per l’esercizio dell’attività economica per la quale è presentata domanda;
abbiano una unità produttiva, oggetto della domanda di agevolazione, in Sardegna nei seguenti Comuni: Buggerru, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias, Villamassargia, Villaperuccio.
Interventi ammissibili
Sono ammesse le spese per investimenti materiali e immateriali e quelli per servizi di consulenza e/o per servizi di consulenza in materia di innovazione e di sostegno all'innovazione, nel rispetto delle disposizioni che seguono.
Sono ammissibili ad agevolazione l’acquisto o la costruzione di immobilizzazioni materiali, anche mediante locazione finanziaria, e l’acquisto di immobilizzazioni immateriali, nel caso di opti per il Regime GBER, nei limiti previsti dal Regolamento (UE) n. 651/2014 e ss.mm.ii. , e dal Regolamento (UE) 2121/1060 e ss.mm.ii., nella misura in cui queste sono necessarie alla finalità del Piano aziendale.
Dette spese riguardano:
opere murarie e assimilate, esclusivamente se strettamente funzionali alla messa in opera di impianti e macchinari inseriti nel Piano aziendale oggetto di agevolazione, le quali non possono eccedere cumulativamente il limite del 20% del totale del Piano degli investimenti produttivi ammesso ad agevolazione;
progettazioni ingegneristiche, direzione dei lavori, valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di Legge, le quali non possono eccedere cumulativamente il limite del 5% della voce di spesa relativa alle opere murarie e assimilate ammesse ad agevolazione;
impianti, macchinari e attrezzature;
programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
Sono, altresì, ammissibili le spese indicate nel Piano dei servizi , quali:
«servizi di consulenza prestati da consulenti esterni». Tali servizi, ai fini dell’ammissibilità, non sono continuativi o periodici ed esulano dai costi di esercizio ordinari dell'impresa connessi ad attività regolari quali, ad esempio, la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità;
«servizi di consulenza in materia di innovazione»: consulenza, assistenza e formazione in materia di trasferimento delle conoscenze, acquisizione, protezione e sfruttamento di attivi immateriali o in materia di utilizzo delle norme e dei regolamenti che li contemplano, nonché consulenza, assistenza o formazione sull'introduzione o l'utilizzo di tecnologie e soluzioni innovative (comprese le tecnologie e le soluzioni digitali);
«servizi di sostegno all'innovazione»: la fornitura di banche dati, servizi cloud e di conservazione dei dati, biblioteche, ricerche di mercato, laboratori, sistemi di etichettatura della qualità, prove, sperimentazione e certificazione o altri servizi pertinenti, compresi i servizi forniti da organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze, infrastrutture di ricerca, infrastrutture di prova e di sperimentazione o poli di innovazione, al fine di sviluppare prodotti, processi o servizi più efficienti o tecnologicamente avanzati, compresa l'attuazione di tecnologie e soluzioni digitali innovative (comprese le tecnologie e le soluzioni digitali).
Il Piano dei servizi può riguardare uno o più servizi coerenti tra loro , anche ricorrendo alle tipologie individuate nel Catalogo regionale dei servizi avanzati e qualificati della Regione Autonoma della Sardegna. I servizi devono essere finalizzati ad accompagnare la diversificazione del sistema produttivo locale orientata a contrastare gli effetti della transizione, identificando innovazioni di processo e soluzioni utili a supportare gli step della transizione, la diversificazione economica su settori sostenibili e inclusi nella S3 della Sardegna.
Non sono ammesse le spese di consulenza per la predisposizione della domanda di accesso alle agevolazioni e delle relative rendicontazioni a valere sul presente Avviso.
Esclusivamente in caso di adesione al Regime De-Minimis sono ammessi i costi indiretti calcolati ad un tasso forfettario alle seguenti condizioni:
a) il costo totale del Piano aziendale non deve superare i 200.000,00 €;
b) sono ammessi i costi indiretti fino al 7% dei costi diretti ammissibili del Piano aziendale.
Misura dell’agevolazione
Ai fini della domanda di agevolazione il soggetto proponente può optare per il:
a) Regime De-Minimis
Nel caso di adesione al Regime De-Minimis, disciplinato dal Regolamento (UE) 2023/2831, gli aiuti, in forma di sovvenzione a fondo perduto sono concessi nei limiti del massimale e all’intensità del 100%
b) Regime GBER
Nel caso di adesione al Regime GBER, disciplinato dal Regolamento (UE) 651/2014 e ss.mm.ii. , sono ammessi gli aiuti ai sensi dell’art. 14 per la tipologia di costi per gli investimenti materiali e immateriali , dell’art. 18 per la tipologia di costi per i servizi di consulenza e dell’art. 28 comma 2 lett. c) per la tipologia di costi dei servizi di consulenza e di sostegno all'innovazione, compresi i servizi forniti da organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze, infrastrutture di ricerca, infrastrutture di prova e di sperimentazione o poli di innovazione.
i Gli aiuti per gli investimenti produttivi sono concessi a fondo perduto nella forma del la sovvenzione in conto impianti, calcolato sulle spese ammissibili ad agevolazione, effettuate con modalità diretta o con il ricorso alla locazione finanziaria (a condizione che il bene sia acquisito nell'attivo dell'impresa a scadenza del contratto);
ii le intensità dell’aiuto e le condizioni specifiche operanti per il beneficiario sono pari al 60% per le Micro e Piccole imprese e al 50% per le medie imprese.
Decorrenza
Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 14 luglio fino alle ore 12:00 del giorno 14 ottobre 2025, termine eventualmente prorogabile in relazione alla dotazione finanziaria.
Sintesi “Contratti di investimento (CI) Regione Autonoma della Sardegna” - TURISMO
Beneficiari
1. Beneficiari della misura di sostegno sono le imprese che possono aderire al presente Avviso in forma singola o aggregata mediante il ricorso al contratto di rete.
2. Ogni impresa può presentare una sola Manifestazione di Interesse, pena l’inammissibilità di tutte le manifestazioni presentate.
3. Nel caso di presentazione della Manifestazione di Interesse in forma aggregata, il contratto di rete, costituito da un numero massimo di 4 imprese non associate o collegate tra loro, deve configurare una collaborazione effettiva, stabile e coerente rispetto all'articolazione delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione della Proposta di Investimento presentata, che deve essere unitaria e coerente. Il contratto deve prevedere:
a. la suddivisione delle competenze, delle attività, dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante;
b. la nomina obbligatoria dell'organo comune, che agisce in veste di mandatario dei partecipanti, attraverso il conferimento da parte dei medesimi, con atto pubblico o scrittura privata autenticata, di un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con la Regione Sardegna, il Soggetto istruttore e ogni altro soggetto coinvolto in ogni fase della procedura. All’organo comune competono tutti gli adempimenti connessi all’adesione al presente Avviso e, in caso di ammissione al finanziamento, il coordinamento del progetto, della gestione amministrativa e della rendicontazione;
c. l’indicazione delle altre imprese che realizzano gli investimenti nell’ambito della Proposta di Investimento, aventi il ruolo di aderenti.
4. I soggetti che presentano manifestazione di intesse in forma singola non possono aderire a Manifestazioni di interesse presentate da soggetti aggregati.
5. Ai fini della classificazione delle imprese, con la relativa distinzione per dimensione in “micro”, “piccola”, “media” o “grande” impresa, si applicano i criteri indicati nell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014. Le grandi imprese potranno essere finanziate esclusivamente con risorse regionali.
6. I Soggetti proponenti, alla data di presentazione della Manifestazione di Interesse, devono trovarsi nelle seguenti condizioni:
essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle imprese. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall'omologo registro delle imprese. Per tali soggetti, inoltre, fermo restando il possesso, alla data di presentazione della Manifestazione di Interesse, degli ulteriori requisiti previsti dal presente articolo, deve essere dimostrata alla data di autorizzazione alla sottoscrizione del contratto di investimento la disponibilità della sede oggetto di intervento sul territorio regionale, che dovrà essere mantenuta per almeno 5 anni, dall’ultimazione della Proposta di Investimento agevolata;
essere in regime di contabilità ordinaria;
appartenere, salvo quanto previsto alla lettera successiva, ai settori di attività turismo così come inquadrate all’INPS, e ricomprese nelle seguenti sezioni e/o gruppo della classificazione ATECO 2025:
(I) ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE, limitatamente ai codici 55.10, 55.30 e 56.11
Con riferimento ai codici 55.10 e 55.30 sono ammissibili interventi proposti aventi ad oggetto unicamente strutture ricettive alberghiere e ricettive all’aria aperta come disciplinate dalla L.R. n. 16/2017 e ss.mm.ii. e relative disposizioni attuative, ossia alberghi, alberghi residenziali, condhotel, villaggi albergo, alberghi diffusi, alberghi rurali, campeggi, villaggi turistici e marina resort.
Sono equiparate alle imprese predette quelle svolgenti attività di enoturismo, di cui alla L.R. n. 12/2021 e relative direttive di attuazione (D.G.R. n. 25/1 del 02.08.2022)2.
nel caso di proposte finalizzate alla diversificazione dell’attività di impresa dovrà essere presentata una dichiarazione di impegno all’iscrizione, alla data di conclusione dell’investimento o in data precedente e pena decadenza, per uno dei codici ATECO di cui alla precedente lettera c);
essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
avere l’unità produttiva oggetto di intervento in Sardegna, o nel territorio eleggibile per l’ipotesi di Proposte di Investimento presentate a valere sul PN JTF Italia 2021-2027. Le imprese prive di sede o unità attiva nei territori sopra indicati devono impegnarsi ad attivarla entro la data di autorizzazione alla sottoscrizione del Contratto di Investimento.
Interventi ammissibili
Minimo € 3.000.000 - Massimo € 25.000.000
1. Sono ammessi i costi per investimenti materiali e immateriali e quelli per servizi di consulenza, nel rispetto delle disposizioni che seguono.
2. Sono ammissibili ad agevolazione l’acquisto o la costruzione di immobilizzazioni materiali, anche mediante locazione finanziaria, e l’acquisto di immobilizzazioni immateriali, nei limiti previsti dal Regolamento (UE) n. 651/2014 e ss.mm.ii. e dal Regolamento (UE) 2121/1060 e ss.mm.ii. e dal Decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 2025, n. 66, nella misura in cui queste sono necessarie alla finalità del Progetto. Dette spese riguardano:
acquisto del terreno/suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10% del complessivo investimento produttivo ammissibile, per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%;
immobili e/o opere murarie e assimilate (incluso l’acquisto dell’immobile), le quali non possono eccedere cumulativamente il 50% del valore del Progetto ammesso ad agevolazione. Qualora le spese rientranti in tale categoria abbiano ad oggetto, in via prevalente, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione di immobili esistenti, anche attraverso la demolizione selettiva, la riqualificazione energetica e ambientale degli immobili, l’utilizzo di materiali riciclati e/o riciclabili, di materiali naturali o bio-based, l’adozione di tecniche di bioedilizia e l’eliminazione delle barriere architettoniche, la percentuale di cui al primo capoverso è elevata al 70% del complessivo valore del Progetto ammesso ad agevolazione;
acquisto di impianti, macchinari, e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria l'acquisto di arredi, ivi inclusa l’illuminotecnica, le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima, soluzioni per la minimizzazione dei consumi energetici (es. efficientamento delle strutture e degli impianti, domotica e altre soluzioni intelligenti per la gestione dei consumi), nonché soluzioni che migliorino la gestione delle acque e/o a impatto idrico minimo (es. raccolta, depurazione e riuso delle acque meteoriche, irrigazione delle aree a verde ad elevata efficienza idrica, impiego di sistemi di riduzione di flusso, di controllo di portata, di controllo della temperatura dell’acqua);
investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma, nella misura massima del 5%. Per le grandi imprese, i costi degli attivi immateriali sono ammissibili non oltre il 50% dei costi totali d'investimento ammissibili per l'investimento iniziale. Per le MPMI è ammissibile il 100% dei costi degli attivi immateriali. Rientrano in tale categoria l’acquisto di modem, router e impianti wi-fi, la realizzazione di infrastrutture server, connettività, sicurezza e servizi applicativi, l’acquisto di software e relative applicazioni per siti web ottimizzati per il sistema mobile, l’acquisto di licenze software per la gestione delle relazioni con i clienti, anche con il sistema CRM – Customer Relationship Management di software ERP – Enterprise Resource Planning per la gestione della clientela e dei processi di marketing, vendite (comprese le spese per l’effettuazione di pagamenti elettronici), amministrazione e servizi al cliente o necessarie per il collegamento all’hub digitale del turismo di cui alla misura M1C3-I.4.1 del PNRR, l’acquisto programmi software per piattaforme informatiche per la promozione e commercializzazione digitale di servizi e offerte innovative. Gli investimenti proposti devono essere conformi agli standard normativi definiti dai Regolamenti attuativi della Direttiva Ecodesign e successivi aggiornamenti Regolamento (EU) n. 617/2013 (computers and computer servers), Regolamento (EU) n. 2019/2021 (electronic displays) e Regolamento (EU) n. 2019/424 (servers and data storage products). Gli apparecchi sottoposti a etichettatura energetica ai sensi del Regolamento (EU) 2017/1369 sono ammissibili se appartenenti alla classe energetica più elevata disponibile sul mercato o a quella immediatamente inferiore o se dotati di etichetta Energy Star;
spese per progettazioni, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie BIM, e direzione lavori, collaudo, necessarie alla realizzazione degli interventi, comprensive delle relazioni, delle asseverazioni e degli attestati tecnici, ove richiesti, nel limite del 4% del totale delle spese ammissibili di cui alla lettera b).
Le spese di cui alla lettera a) e quelle relative all’acquisizione di immobili possono essere sostenute con risorse pubbliche solo tramite il Fondo di Competitività. 3. Le spese di cui alle lettere b), c) e d) devono rispettare i criteri DNSH e di Immunizzazione dagli effetti del clima, come indicato all’art. 10 del presente Avviso.
4. I limiti indicati al comma 2 operano con riferimento alla Proposta di Investimento complessivamente presentata anche ove la stessa includa spese di investimento riferite a più sedi operative o strutture.
5. Per le sole MPMI sono ammissibili, altresì, le spese indicate nel Piano dei servizi relative a consulenze prestate da consulenti esterni che siano connesse e coerenti con la Proposta di Investimento e finalizzate a:
sostenere la competitività dei sistemi produttivi e delle filiere esistenti o in via di formazione sul territorio regionale attraverso processi di collaborazione e di integrazione interaziendali;
migliorare il posizionamento competitivo delle imprese;
sostenere l’impresa nel processo di transizione digitale, ecologica ed energetica, in chiave di innovazione e di Smart Specialization Strategy;
accrescere la competitività e lo sviluppo delle imprese esistenti attraverso il miglioramento delle competenze gestionali, tecnologiche, organizzative e commerciali;
sostenere le imprese che intendano proporsi o rafforzare la propria presenza sui mercati esterni a quello regionale;
conseguire certificazioni di qualità, ambientali e di responsabilità sociale secondo standard e metodologie internazionalmente riconosciute.
6. Il Piano dei servizi può riguardare uno o più servizi coerenti tra loro compresi tra le tipologie individuate nel “Catalogo dei Servizi” della Regione Autonoma della Sardegna.
7. Non sono ammesse spese in servizi di consulenza che siano continuativi o periodici connessi alle normali spese di funzionamento dell'impresa, come ad esempio la consulenza fiscale, legale, e le spese di pubblicità.
8. Non sono ammesse le spese per la predisposizione delle Manifestazioni di Interesse, Domande e Rendicontazioni a valere sul presente Avviso.
Misura dell’agevolazione
1.Sovvenzione a fondo perduto nella misura del:
30% grandi imprese
40% medie imprese
50% piccole e micro imprese
2.Finanziamento a condizioni di mercato a valere sullo strumento finanziario (es. Fondo Competitività), in combinazione o in alternativa alla sovvenzione. L’intervento tramite lo strumento finanziario è subordinato alla positiva valutazione del piano in termini di sostenibilità economica e finanziaria, con particolare riferimento alla capacità di rimborso dei finanziamenti a M/L termine, in coerenza con le disposizioni previste dal Regolamento di accesso al Fondo.
Decorrenza
Le imprese interessate potranno presentare la domanda a partire dalle ore 12.00 del 18 luglio 2025 e fino alle ore 12.00 del 20 ottobre 2025
BeneficiariLa Linea A è rivolta alle imprese che intendono reperire risorse finanziarie dal mercato, alternative al credito bancario, attraverso l’emissione di minibond e/o cambiali finanziarie per finanziare progetti di investimento o per esigenze di liquidità.
Possono accedere alla Linea A le imprese che hanno almeno una sede operativa in Sardegna a vantaggio della quale la provvista finanziaria è destinata, appartenenti alle seguenti categorie:
• Piccole imprese (= 50 addetti; fatturato o bilancio = 10 M €)
• Medie imprese (< 250 addetti; fatturato = 50 M € o bilancio = 43 M €)
• Grandi imprese
• Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Sono escluse le Micro Imprese (< 10 addetti; fatturato o bilancio annuo = 2 M) e le imprese in difficoltà, come definite dagli Orientamenti sugli aiuti di Stato per il Salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà (2014/C del 31/07/201).
Interventi ammissibili
• Prezzo di emissione: alla pari
• Taglio: min € 200 mila max € 10 milioni
• Tasso: di mercato vigente al momento del closing (data in cui si conclude la transazione di emissione dei minibond in cui l’investitore sottoscrive i minibond e l’emittente riceve i fondi)
• Rating impresa: = 6
• Durata: fino a 84 mesi per investimenti e 72 mesi per liquidità
• Rimborso: bullet (pagamento del capitale a scadenza, interessi annuali o in frazione di anno) o con piano di ammortamento
Misura dell’agevolazione
La dotazione finanziaria è definita nell’Avviso Pubblico. Le imprese che dovranno richiedere l’intervento del Fondo nel rispetto delle seguenti modalità:
1. per investimenti 60 % in forma cartolarizzata (200 mila–10 milioni €, durata max 84 mesi)
2. per investimenti 70 % in forma diretta (200 mila–10 milioni €, durata max 84 mesi)
3. per investimenti 100 % in forma diretta (200 mila–5 milioni €, durata max 84 mesi con valutazione dell’operazione anche in chiave STEP)
4. per liquidità 100 % in forma diretta (200 mila–3 milioni €, durata max 72 mesi)
L’intervento del Fondo è vincolato, a seconda del caso, alla sottoscrizione di una quota minima da parte di Investitori Qualificati (40 % o 30 % – Vedi punti 1 e 2).
Sarà cura del Soggetto incaricato della Cartolarizzazione e/o del Soggetto Fintech gestore della Piattaforma Digitale e/o altro collocatore autorizzato, provvedere alla raccolta presso altri Investitori Qualificati della quota eccedente la sottoscrizione da parte del Fondo.
Decorrenza
Le domande possono essere presentate a partire dal 01/09/2025.
Sintesi “Concessione di contributi a favore delle imprese turistiche Tipologia turistico ricettiva “Albergo diffuso”.
Beneficiari
Possono presentare la domanda a valere sul presente Avviso le Micro e Piccole Imprese, così come definite nell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione europea del 17 giugno 2014 e ss.mm.ii., in forma singola o aggregata mediante il ricorso al “contratto di rete” nella forma di “rete soggetto”, che alla data di pubblicazione del presente Avviso:
a) sono “operative” / esistenti” ed esercitano attività prevalente nelle sezioni del Codice ATECO 2007 (con l’aggiornamento secondo la nuova versione della classificazione ATECO 2025):
? “I” (“Attività dei servizi di alloggio e ristorazione”) - divisione 55 “Servizi di alloggio”, limitatamente alle strutture ricettive come disciplinate dalla L.R. n. 16/2017 e ss.mm.ii. e relative disposizioni attuative, con esclusione dei seguenti codici in quanto riferibili ad attività che non rientrano nella competenza dell’Assessorato del Turismo:
? 55.20.52 “Attività di alloggio connesse alle aziende agricole”;
? 55.20.53 “Attività di alloggio connesse alle aziende ittiche”;
? 55.90 “Altri alloggi”;
? “I” (“Attività dei servizi di alloggio e ristorazione”) - divisione 56 “Attività dei servizi di ristorazione”, con esclusione dei seguenti codici in quanto riferibili ad attività che non rientrano nella competenza dell’Assessorato del Turismo:
? 56.10.12 “Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole”;
? 56.10.13 “Attività di ristorazione connesse alle aziende ittiche”;
? 56.10.5 “Ristorazione su navi e treni”;
? 56.29 “Mense e catering continuativo su base contrattuale”;
? “N” (“Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”) – divisione 79 “Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse”;
b) non sono costituite e/o non risultano attive (di seguito “nuove imprese”).
Interventi ammissibili
1. Il “Programma” deve descrivere con chiarezza la situazione dell'impresa (anche costituenda), le tappe essenziali e gli obiettivi specifici realisticamente conseguibili e tali da garantire, in assenza di eventi imprevedibili, la redditività e l’equilibrio finanziario secondo lo schema predisposto (Allegato “Programma d’investimento”).
2. Al termine del “Programma ammissibile” devono essere sostenute le spese approvate e conseguiti gli obiettivi previsti. L’albergo diffuso deve risultare pienamente operativo in data antecedente l’adozione del provvedimento di erogazione del saldo.
3. Il “Programma ammissibile” deve comprendere unicamente spese capitalizzabili consistenti in:
a) Investimenti Produttivi, qualificabili come attivi materiali e immateriali (IP) quali, a titolo esemplificativo, le progettazioni, l’acquisto di immobili, la realizzazione di opere murarie, l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, comprese le dotazioni hardware e software, impianti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico innovativo, incluse le spese di installazione strettamente connesse alla messa in opera dell’investimento;
b) Servizi di cui al “Catalogo dei Servizi” della Regione Autonoma della Sardegna approvato alla data di pubblicazione del presente Avviso.
4. Ai fini dell’ammissibilità:
a) l’unità produttiva / albergo diffuso esistente o da avviare deve avere / prevedere un livello di classificazione minimo pari a 3 stelle ai sensi della L.R. 16/2017 e delle relative “Direttive di attuazione”;
b) gli interventi devono riguardare suolo e immobili nella disponibilità del proponente, che risultano siti in zone omogenee “A” negli strumenti urbanistici comunali in vigore alla data di presentazione della domanda. Tale disponibilità deve essere dimostrata all’atto dell’adozione del provvedimento di concessione con idonei titoli di proprietà, diritto reale di godimento, locazione non finanziaria o comodato, debitamente. registrati e trascritti in data certa antecedente la presentazione della domanda. Nell’ipotesi che a tale data il bene oggetto del “Programma” debba essere acquistato, la disponibilità deve essere dimostrata, secondo quanto prescritto in precedenza, alla data di presentazione della prima richiesta di erogazione. Nel caso in cui il “Programma” sia realizzato su un immobile non di proprietà dell’impresa proponente, ma nella sua disponibilità, deve essere prodotta una dichiarazione del proprietario attestante l’assenso alla realizzazione dello stesso, salvo nel caso in cui il titolo preveda esplicitamente tale assenso. La disponibilità del bene deve essere provata per una durata residua pari a almeno 5 anni oltre la data di conclusione del “Programma ammissibile”;
c) l’unità produttiva oggetto del “Programma” deve essere conforme alle normative vigenti, ovvero il suolo e gli immobili devono essere rispondenti, in relazione all’attività da svolgere, ai vigenti specifici vincoli edilizi, urbanistici e di destinazione d’uso, come risultante da idonea documentazione, o da dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesta la piena ed attuale sussistenza di detto requisito a firma congiunta del legale rappresentate dell’impresa e di un tecnico abilitato. Se gli immobili esistenti richiedono una variazione della destinazione d’uso e/o atti in sanatoria per opere realizzate senza la necessaria autorizzazione, deve essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante la sussistenza delle condizioni per la variazione e/o la sanatoria a firma congiunta del legale rappresentate dell’impresa e di un tecnico abilitato. Nel caso di beni pubblici è sufficiente la dichiarazione dell’Ente che ne ha la disponibilità. In ogni caso, la documentazione attestante la conformità deve essere prodotta con la prima richiesta di erogazione, quale condizione per la liquidazione del contributo;
d) il “Programma” deve essere tecnicamente fattibile, ovvero deve essere in grado di garantire una tempistica di avvio e di realizzazione degli interventi coerente sia con gli investimenti previsti sia con l’eventuale attività già in essere nell’arco temporale di realizzazione. In particolare, il Soggetto istruttore verifica le condizioni per l’ottenimento degli eventuali titoli abilitativi e autorizzatori non posseduti alla data di presentazione della domanda ma necessari per la realizzazione del “Programma” in coerenza con le disposizioni urbanistico-edilizie-paesaggistiche e ambientali vigenti;
e) il “Programma” deve essere sostenibile economicamente e finanziariamente, con particolare riferimento all'equilibrio e alla coerenza nella composizione interna delle azioni, ai ricavi previsionali ed ai costi gestionali. In particolare, ove possibile, il Soggetto istruttore verifica l’esistenza di un Patrimonio Netto positivo, di un cash flow della gestione caratteristica > 1, di un margine di struttura secondario positivo e di un rapporto tra margine operativo lordo e fatturato > 5%;
f) il “Programma” deve avere la copertura finanziaria del 100%. Tale copertura deve essere attestata in sede di domanda e deve essere comprovata, al netto del contributo, con idonea documentazione prima dell’adozione del provvedimento di concessione ex successivi artt. 12 e ss., pena la decadenza;
g) il “Programma” non deve prevedere la partecipazione o il coinvolgimento in interventi di delocalizzazione.
Misura dell’agevolazione
1. Gli aiuti sono concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023 pubblicato sulla G.U.U.E. Serie L del 15.12.2023 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis», sino all’importo massimo di euro 300.000,00 per singolo beneficiario e per “impresa unica”.
2. Gli aiuti sono concessi a fondo perduto nella forma del contributo in conto impianti, calcolato sulle spese ammissibili ad agevolazione effettuate con modalità diretta, fino all’intensità massima riportata nella tabella sottostante:
Categoria A (sistemazione del suolo, indagini geognostiche, acquisto di immobili, opere murarie e assimilate, compresi gli impianti generali): 25%
Categoria B (acquisto di macchinari, impianti specifici e attrezzature, compresi i “mezzi mobili”): 100%
Categoria C (progettazioni, direzione lavori, ecc.): 100%
Categoria D (Catalogo dei Servizi): 100%
Decorrenza
Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 18.7.2025 e sino alle ore 12:00 del 17.10.2025.
Sintesi PN-JTF Avviso aiuti alle MPMI localizzate nel territorio del Sulcis Iglesiente per la transizione e la diversificazione dell’economia locale
Beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente Avviso le imprese ed i soggetti, ad esse equiparate, che esercitano un’attività economica, 1 che, alla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni:
nel caso di imprese, siano iscritte e attive nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente, con esclusione dei soggetti operanti nei settori:
- pesca e acquacoltura, disciplinati dal Regolamento (UE) 1379/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio europeo;
- produzione primaria dei prodotti agricoli;
- indicati all’art.1, paragrafi 2, 3, 4, 5 e 6 del Regolamento (UE) 651/2014 e ss.mm.ii.;
- indicati dall’art. 9 del Reg. (UE) 2021/1056;
- indicati dalla Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno signif icativo all’ambiente approvata con Circolare MEF RGS n. 32/2021 (Scheda 26);
nel caso di imprese rispettino il requisito dimensionale di Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI). La dimensione di impresa viene verificata includendo nel calcolo le quote di partecipazione e tutti i rapporti di collegamento e/o associazione, come definito dall’Allegato 1 al Regolamento (UE) 651/2014. L’impresa, inoltre, deve preventivamente comunicare all’Amministrazione regionale ogni ulteriore variazione della compagine sociale che dovesse intercorrere tra la data di presentazione della domanda e la data di concessione dell’agevolazione, al fine di verificare l’effettivo mantenimento del requisito relativo alla dimensione d’impresa.
nel caso di associazioni, che siano iscritte nell'elenco regionale o nazionale delle associazioni riconosciute oppure nel registro delle persone giuridiche, in possesso di una posizione IVA;
nel caso di attività libero professionale a prescindere dall’iscrizione in albi, collegi, registri ed elenchi pubblici tenuti da altri enti e/o soggetti della pubblica amministrazione, salvo nel caso in cui tale iscrizione costituisca condizione indispensabile per l’esercizio dell’attività economica per la quale è presentata domanda;
abbiano una unità produttiva, oggetto della domanda di agevolazione, in Sardegna nei seguenti Comuni: Buggerru, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias, Villamassargia, Villaperuccio.
Interventi ammissibili
Sono ammesse le spese per investimenti materiali e immateriali e quelli per servizi di consulenza e/o per servizi di consulenza in materia di innovazione e di sostegno all'innovazione, nel rispetto delle disposizioni che seguono.
Sono ammissibili ad agevolazione l’acquisto o la costruzione di immobilizzazioni materiali, anche mediante locazione finanziaria, e l’acquisto di immobilizzazioni immateriali, nel caso di opti per il Regime GBER, nei limiti previsti dal Regolamento (UE) n. 651/2014 e ss.mm.ii. , e dal Regolamento (UE) 2121/1060 e ss.mm.ii., nella misura in cui queste sono necessarie alla finalità del Piano aziendale.
Dette spese riguardano:
opere murarie e assimilate, esclusivamente se strettamente funzionali alla messa in opera di impianti e macchinari inseriti nel Piano aziendale oggetto di agevolazione, le quali non possono eccedere cumulativamente il limite del 20% del totale del Piano degli investimenti produttivi ammesso ad agevolazione;
progettazioni ingegneristiche, direzione dei lavori, valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di Legge, le quali non possono eccedere cumulativamente il limite del 5% della voce di spesa relativa alle opere murarie e assimilate ammesse ad agevolazione;
impianti, macchinari e attrezzature;
programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
Sono, altresì, ammissibili le spese indicate nel Piano dei servizi , quali:
«servizi di consulenza prestati da consulenti esterni». Tali servizi, ai fini dell’ammissibilità, non sono continuativi o periodici ed esulano dai costi di esercizio ordinari dell'impresa connessi ad attività regolari quali, ad esempio, la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità;
«servizi di consulenza in materia di innovazione»: consulenza, assistenza e formazione in materia di trasferimento delle conoscenze, acquisizione, protezione e sfruttamento di attivi immateriali o in materia di utilizzo delle norme e dei regolamenti che li contemplano, nonché consulenza, assistenza o formazione sull'introduzione o l'utilizzo di tecnologie e soluzioni innovative (comprese le tecnologie e le soluzioni digitali);
«servizi di sostegno all'innovazione»: la fornitura di banche dati, servizi cloud e di conservazione dei dati, biblioteche, ricerche di mercato, laboratori, sistemi di etichettatura della qualità, prove, sperimentazione e certificazione o altri servizi pertinenti, compresi i servizi forniti da organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze, infrastrutture di ricerca, infrastrutture di prova e di sperimentazione o poli di innovazione, al fine di sviluppare prodotti, processi o servizi più efficienti o tecnologicamente avanzati, compresa l'attuazione di tecnologie e soluzioni digitali innovative (comprese le tecnologie e le soluzioni digitali).
Il Piano dei servizi può riguardare uno o più servizi coerenti tra loro , anche ricorrendo alle tipologie individuate nel Catalogo regionale dei servizi avanzati e qualificati della Regione Autonoma della Sardegna. I servizi devono essere finalizzati ad accompagnare la diversificazione del sistema produttivo locale orientata a contrastare gli effetti della transizione, identificando innovazioni di processo e soluzioni utili a supportare gli step della transizione, la diversificazione economica su settori sostenibili e inclusi nella S3 della Sardegna.
Non sono ammesse le spese di consulenza per la predisposizione della domanda di accesso alle agevolazioni e delle relative rendicontazioni a valere sul presente Avviso.
Esclusivamente in caso di adesione al Regime De-Minimis sono ammessi i costi indiretti calcolati ad un tasso forfettario alle seguenti condizioni:
a) il costo totale del Piano aziendale non deve superare i 200.000,00 €;
b) sono ammessi i costi indiretti fino al 7% dei costi diretti ammissibili del Piano aziendale.
Misura dell’agevolazione
Ai fini della domanda di agevolazione il soggetto proponente può optare per il:
a) Regime De-Minimis
Nel caso di adesione al Regime De-Minimis, disciplinato dal Regolamento (UE) 2023/2831, gli aiuti, in forma di sovvenzione a fondo perduto sono concessi nei limiti del massimale e all’intensità del 100%
b) Regime GBER
Nel caso di adesione al Regime GBER, disciplinato dal Regolamento (UE) 651/2014 e ss.mm.ii. , sono ammessi gli aiuti ai sensi dell’art. 14 per la tipologia di costi per gli investimenti materiali e immateriali , dell’art. 18 per la tipologia di costi per i servizi di consulenza e dell’art. 28 comma 2 lett. c) per la tipologia di costi dei servizi di consulenza e di sostegno all'innovazione, compresi i servizi forniti da organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze, infrastrutture di ricerca, infrastrutture di prova e di sperimentazione o poli di innovazione.
i Gli aiuti per gli investimenti produttivi sono concessi a fondo perduto nella forma del la sovvenzione in conto impianti, calcolato sulle spese ammissibili ad agevolazione, effettuate con modalità diretta o con il ricorso alla locazione finanziaria (a condizione che il bene sia acquisito nell'attivo dell'impresa a scadenza del contratto);
ii le intensità dell’aiuto e le condizioni specifiche operanti per il beneficiario sono pari al 60% per le Micro e Piccole imprese e al 50% per le medie imprese.
Decorrenza
Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 14 luglio fino alle ore 12:00 del giorno 14 ottobre 2025, termine eventualmente prorogabile in relazione alla dotazione finanziaria.
Sintesi “Contratti di investimento (CI) Regione Autonoma della Sardegna” - TURISMO
Beneficiari
1. Beneficiari della misura di sostegno sono le imprese che possono aderire al presente Avviso in forma singola o aggregata mediante il ricorso al contratto di rete.
2. Ogni impresa può presentare una sola Manifestazione di Interesse, pena l’inammissibilità di tutte le manifestazioni presentate.
3. Nel caso di presentazione della Manifestazione di Interesse in forma aggregata, il contratto di rete, costituito da un numero massimo di 4 imprese non associate o collegate tra loro, deve configurare una collaborazione effettiva, stabile e coerente rispetto all'articolazione delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione della Proposta di Investimento presentata, che deve essere unitaria e coerente. Il contratto deve prevedere:
a. la suddivisione delle competenze, delle attività, dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante;
b. la nomina obbligatoria dell'organo comune, che agisce in veste di mandatario dei partecipanti, attraverso il conferimento da parte dei medesimi, con atto pubblico o scrittura privata autenticata, di un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con la Regione Sardegna, il Soggetto istruttore e ogni altro soggetto coinvolto in ogni fase della procedura. All’organo comune competono tutti gli adempimenti connessi all’adesione al presente Avviso e, in caso di ammissione al finanziamento, il coordinamento del progetto, della gestione amministrativa e della rendicontazione;
c. l’indicazione delle altre imprese che realizzano gli investimenti nell’ambito della Proposta di Investimento, aventi il ruolo di aderenti.
4. I soggetti che presentano manifestazione di intesse in forma singola non possono aderire a Manifestazioni di interesse presentate da soggetti aggregati.
5. Ai fini della classificazione delle imprese, con la relativa distinzione per dimensione in “micro”, “piccola”, “media” o “grande” impresa, si applicano i criteri indicati nell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014. Le grandi imprese potranno essere finanziate esclusivamente con risorse regionali.
6. I Soggetti proponenti, alla data di presentazione della Manifestazione di Interesse, devono trovarsi nelle seguenti condizioni:
essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle imprese. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall'omologo registro delle imprese. Per tali soggetti, inoltre, fermo restando il possesso, alla data di presentazione della Manifestazione di Interesse, degli ulteriori requisiti previsti dal presente articolo, deve essere dimostrata alla data di autorizzazione alla sottoscrizione del contratto di investimento la disponibilità della sede oggetto di intervento sul territorio regionale, che dovrà essere mantenuta per almeno 5 anni, dall’ultimazione della Proposta di Investimento agevolata;
essere in regime di contabilità ordinaria;
appartenere, salvo quanto previsto alla lettera successiva, ai settori di attività turismo così come inquadrate all’INPS, e ricomprese nelle seguenti sezioni e/o gruppo della classificazione ATECO 2025:
(I) ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE, limitatamente ai codici 55.10, 55.30 e 56.11
Con riferimento ai codici 55.10 e 55.30 sono ammissibili interventi proposti aventi ad oggetto unicamente strutture ricettive alberghiere e ricettive all’aria aperta come disciplinate dalla L.R. n. 16/2017 e ss.mm.ii. e relative disposizioni attuative, ossia alberghi, alberghi residenziali, condhotel, villaggi albergo, alberghi diffusi, alberghi rurali, campeggi, villaggi turistici e marina resort.
Sono equiparate alle imprese predette quelle svolgenti attività di enoturismo, di cui alla L.R. n. 12/2021 e relative direttive di attuazione (D.G.R. n. 25/1 del 02.08.2022)2.
nel caso di proposte finalizzate alla diversificazione dell’attività di impresa dovrà essere presentata una dichiarazione di impegno all’iscrizione, alla data di conclusione dell’investimento o in data precedente e pena decadenza, per uno dei codici ATECO di cui alla precedente lettera c);
essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
avere l’unità produttiva oggetto di intervento in Sardegna, o nel territorio eleggibile per l’ipotesi di Proposte di Investimento presentate a valere sul PN JTF Italia 2021-2027. Le imprese prive di sede o unità attiva nei territori sopra indicati devono impegnarsi ad attivarla entro la data di autorizzazione alla sottoscrizione del Contratto di Investimento.
Interventi ammissibili
Minimo € 3.000.000 - Massimo € 25.000.000
1. Sono ammessi i costi per investimenti materiali e immateriali e quelli per servizi di consulenza, nel rispetto delle disposizioni che seguono.
2. Sono ammissibili ad agevolazione l’acquisto o la costruzione di immobilizzazioni materiali, anche mediante locazione finanziaria, e l’acquisto di immobilizzazioni immateriali, nei limiti previsti dal Regolamento (UE) n. 651/2014 e ss.mm.ii. e dal Regolamento (UE) 2121/1060 e ss.mm.ii. e dal Decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 2025, n. 66, nella misura in cui queste sono necessarie alla finalità del Progetto. Dette spese riguardano:
acquisto del terreno/suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10% del complessivo investimento produttivo ammissibile, per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%;
immobili e/o opere murarie e assimilate (incluso l’acquisto dell’immobile), le quali non possono eccedere cumulativamente il 50% del valore del Progetto ammesso ad agevolazione. Qualora le spese rientranti in tale categoria abbiano ad oggetto, in via prevalente, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione di immobili esistenti, anche attraverso la demolizione selettiva, la riqualificazione energetica e ambientale degli immobili, l’utilizzo di materiali riciclati e/o riciclabili, di materiali naturali o bio-based, l’adozione di tecniche di bioedilizia e l’eliminazione delle barriere architettoniche, la percentuale di cui al primo capoverso è elevata al 70% del complessivo valore del Progetto ammesso ad agevolazione;
acquisto di impianti, macchinari, e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria l'acquisto di arredi, ivi inclusa l’illuminotecnica, le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima, soluzioni per la minimizzazione dei consumi energetici (es. efficientamento delle strutture e degli impianti, domotica e altre soluzioni intelligenti per la gestione dei consumi), nonché soluzioni che migliorino la gestione delle acque e/o a impatto idrico minimo (es. raccolta, depurazione e riuso delle acque meteoriche, irrigazione delle aree a verde ad elevata efficienza idrica, impiego di sistemi di riduzione di flusso, di controllo di portata, di controllo della temperatura dell’acqua);
investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma, nella misura massima del 5%. Per le grandi imprese, i costi degli attivi immateriali sono ammissibili non oltre il 50% dei costi totali d'investimento ammissibili per l'investimento iniziale. Per le MPMI è ammissibile il 100% dei costi degli attivi immateriali. Rientrano in tale categoria l’acquisto di modem, router e impianti wi-fi, la realizzazione di infrastrutture server, connettività, sicurezza e servizi applicativi, l’acquisto di software e relative applicazioni per siti web ottimizzati per il sistema mobile, l’acquisto di licenze software per la gestione delle relazioni con i clienti, anche con il sistema CRM – Customer Relationship Management di software ERP – Enterprise Resource Planning per la gestione della clientela e dei processi di marketing, vendite (comprese le spese per l’effettuazione di pagamenti elettronici), amministrazione e servizi al cliente o necessarie per il collegamento all’hub digitale del turismo di cui alla misura M1C3-I.4.1 del PNRR, l’acquisto programmi software per piattaforme informatiche per la promozione e commercializzazione digitale di servizi e offerte innovative. Gli investimenti proposti devono essere conformi agli standard normativi definiti dai Regolamenti attuativi della Direttiva Ecodesign e successivi aggiornamenti Regolamento (EU) n. 617/2013 (computers and computer servers), Regolamento (EU) n. 2019/2021 (electronic displays) e Regolamento (EU) n. 2019/424 (servers and data storage products). Gli apparecchi sottoposti a etichettatura energetica ai sensi del Regolamento (EU) 2017/1369 sono ammissibili se appartenenti alla classe energetica più elevata disponibile sul mercato o a quella immediatamente inferiore o se dotati di etichetta Energy Star;
spese per progettazioni, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie BIM, e direzione lavori, collaudo, necessarie alla realizzazione degli interventi, comprensive delle relazioni, delle asseverazioni e degli attestati tecnici, ove richiesti, nel limite del 4% del totale delle spese ammissibili di cui alla lettera b).
Le spese di cui alla lettera a) e quelle relative all’acquisizione di immobili possono essere sostenute con risorse pubbliche solo tramite il Fondo di Competitività. 3. Le spese di cui alle lettere b), c) e d) devono rispettare i criteri DNSH e di Immunizzazione dagli effetti del clima, come indicato all’art. 10 del presente Avviso.
4. I limiti indicati al comma 2 operano con riferimento alla Proposta di Investimento complessivamente presentata anche ove la stessa includa spese di investimento riferite a più sedi operative o strutture.
5. Per le sole MPMI sono ammissibili, altresì, le spese indicate nel Piano dei servizi relative a consulenze prestate da consulenti esterni che siano connesse e coerenti con la Proposta di Investimento e finalizzate a:
sostenere la competitività dei sistemi produttivi e delle filiere esistenti o in via di formazione sul territorio regionale attraverso processi di collaborazione e di integrazione interaziendali;
migliorare il posizionamento competitivo delle imprese;
sostenere l’impresa nel processo di transizione digitale, ecologica ed energetica, in chiave di innovazione e di Smart Specialization Strategy;
accrescere la competitività e lo sviluppo delle imprese esistenti attraverso il miglioramento delle competenze gestionali, tecnologiche, organizzative e commerciali;
sostenere le imprese che intendano proporsi o rafforzare la propria presenza sui mercati esterni a quello regionale;
conseguire certificazioni di qualità, ambientali e di responsabilità sociale secondo standard e metodologie internazionalmente riconosciute.
6. Il Piano dei servizi può riguardare uno o più servizi coerenti tra loro compresi tra le tipologie individuate nel “Catalogo dei Servizi” della Regione Autonoma della Sardegna.
Servizi
servizi
Lo Studio del Dott. Giacomo Marchiori si occupa di Consulenza strategica e business planning, Controllo di gestione, Finanza agevolata, Ristrutturazione finanziaria, Assistenza amministrativa e fiscale, Consulenza societaria, Consulenza organizzativa, del lavoro e ricerca del personale.
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