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02-01-2017

Newsletter n.01 del 02 gennaio 2017

Sintesi “Bando Domos de sa cultura”                                                 

Beneficiari

Per Soggetti beneficiari, ai fini dell’ammissibilità della domanda e della concessione del contributo, si intendono le imprese del settore culturale e creativo, in forma singola o aggregata, rientranti nei settori di cui ai seguenti Codici ATECO ISTAT 2007:
SEZ. R ATTIVITA’ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO, E DIVERTIMENTO
- 90 (Attività creative, artistiche e di intrattenimento);
- 91 (Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali);
SEZ. J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
- 59 (Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore)
In caso di aggregazioni costituite o costituende, sono richiesti i Codici Ateco delle singole imprese, fermo restando che il codice ATECO 90, 91 e/o 59 deve essere obbligatoriamente posseduto dal soggetto capofila.
2.2. Forme di aggregazione ammesse
Le forme di aggregazione ammesse sono le seguenti:
- Associazioni temporanee di impresa (A.T.I) costituite o costituende come disciplinate dal D.Lgs. 50/2016;
- Contratti di rete, costituiti o costituendi, ai sensi della L. 33 del 9 aprile 2009 e ss.mm.ii;
- Consorzi e Società consortili di imprese, costituiti o costituendi.
L’aggregazione deve essere composta da almeno 3 (tre) imprese: questo requisito deve essere valido sino alla conclusione del progetto, pena la revoca del contributo.
L’aggregazione deve obbligatoriamente indicare l’impresa capofila alla quale conferire mandato con rappresentanza anche processuale.
L’impresa capofila rappresenta l'aggregazione in tutti i rapporti necessari per lo svolgimento dell'attività fino
alla loro estinzione. Il mandato è conferito con atto pubblico o scrittura privata autenticata, ai sensi degli artt.
1703 e seguenti, e degli artt. 2699 e 2703 del Codice Civile.
L’impresa capofila è l’unica referente nei confronti dell’Amministrazione regionale. E’ cura dell’impresa capofila la ripartizione del contributo tra le imprese partecipanti all’aggregazione.
Possono presentare domanda di contributo anche ATI/Consorzi/Società consortili/Contratti di rete non ancora costituiti. Tuttavia al momento della presentazione della domanda, le imprese devono assumersi l’impegno a costituirsi in una delle forme previste, utilizzando il modello allegato al presente Bando (Allegato II).

Interventi ammissibili

I progetti finanziabili, redatti esclusivamente sul modulo allegato al Bando (Allegato I), devono sostenere entrambe le seguenti attività:
a) Riuso e/o rivitalizzazione di spazi a vocazione culturale;
b) Realizzazione di prodotti e servizi tecnologici complementari per la salvaguardia, valorizzazione, diffusione e promozione del patrimonio culturale immateriale.

In particolare:
per quanto riguarda il punto a) “Riuso e/o rivitalizzazione di spazi a vocazione culturale, il progetto deve prevedere l’individuazione di spazi pubblici o privati- già utilizzati a fini culturali per almeno l’80% del tempo e della loro capacità - da destinare a “Domos de sa cultura”, ovvero spazi dove praticare, sperimentare, diffondere, salvaguardare e promuovere - a livello locale, nazionale e internazionale - le espressioni del patrimonio culturale immateriale della Sardegna e da dove avviare azioni di innovazione sociale e nuovi modelli di produzione e fruizione culturale. Le “Domos de sa cultura” possono essere individuate in tutto il territorio regionale in zone rappresentative delle espressioni tradizionali della musica, del canto, della poesia
di improvvisazione e della danza, devono promuovere attività di educazione culturale, artistica e di sensibilizzazione sulla tutela del patrimonio culturale immateriale della Sardegna, con particolare riferimento agli ambiti di spiccata tradizione identitaria quali, ad esempio, il canto a tenore, la musica delle launeddas, la poesia estemporanea in tutte le sue forme, il canto a chiterra, la polifonia sacra, la musica strumentale di fisarmonica e organetto e il ballo tradizionale sardo.
Per quanto riguarda il punto b) “Prodotti e Servizi tecnologici complementari per la salvaguardia,
valorizzazione, diffusione e promozione del patrimonio culturale immateriale”, deve essere prevista la realizzazione di prodotti e servizi tecnologici funzionali alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale della Sardegna quali, a titolo esemplificativo:
a) sito web dedicato alle “Domos de sa cultura”, che fornisca notizie sulla loro attività, comunicati sulla programmazione e sugli appuntamenti annuali, l’archivio delle attività svolte, un forum dedicato alle attività di pratica, innovazione, diffusione, salvaguardia e promozione del patrimonio culturale immateriale, collegamenti esterni con realtà europee ed extraeuropee operanti nei settori dedicati;
b) piattaforme multimediali da collocare all’interno delle “Domos” per consentire ad artisti, studiosi, cultori delle tradizioni, giovani studenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università, turisti e semplici curiosi di conoscere attraverso audio-guide multilingue, audio-video delle produzioni canore, musicali, poetiche o di danza, le espressioni culturali immateriali del territorio di riferimento;
c) applicazione multilingue per smartphone e tablet dotata di tracker GPS (anche in modalità off line), di geottaging, di sistema Alert ed AroundMe, atta a garantire l’immediata reperibilità delle “Domos”, nonché dei siti culturali, delle strutture ricettive e informative del territorio e degli eventi culturali, turistici, sportivi, etno-antropologici e gastronomici. Per la fruizione delle applicazioni su smartphone e tablet dovranno essere presentati almeno 2 sistemi operativi per i dispositivi mobile più diffusi.

Misura dell’agevolazione

1. Il piano di investimenti complessivo dovrà avere una dimensione ricompresa tra un minimo di Euro 15.000 e un massimo di Euro 150.000;
2. Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo a fondo perduto,pari all’80% delle spese ammissibili, a copertura parziale delle spese ritenute ammissibili, con massimali ed intensità determinati secondo quanto disposto dall’art. 53 del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 (comma 8).
NB A carico dell’impresa è previsto un cofinanziamento di almeno il 20% del piano di investimento proposto.

Sono ammissibili le sotto elencate spese riferite esclusivamente ai costi operativi per la realizzazione del progetto culturale:
- spese per gli adeguamenti strutturali e/o impiantistici degli spazi deputati ad ospitare le “Domos”, finalizzati a garantire l’accessibilità ed il superamento delle barriere architettoniche;
- spese direttamente imputabili al progetto quali la locazione o l'affitto di immobili e centri culturali, le spese dei materiali e delle forniture con attinenza diretta al progetto
- spese relative ad attività di educazione culturale e artistica e di sensibilizzazione sulla tutela del patrimonio culturale immateriale della Sardegna;
- spese per il personale impegnato nel progetto (organizzazione e realizzazione eventi, servizi di interpretariato, traduzioni);
- spese per promuovere il patrimonio culturale immateriale della Sardegna attraverso le nuove tecnologie (es. piattaforme multimediali).
Le spese relative al costo del personale impegnato nella realizzazione del progetto non possono superare il 30% del costo complessivo del progetto stesso.
Si specifica che tutte le spese ammissibili sono da intendersi al lordo di qualsiasi imposta o altro onere.

Decorrenza

La presentazione delle domande potrà avvenire dalle ore 12,00 del giorno 13 febbraio 2017 e fino alle ore 24,00 del giorno 13 aprile 2017.


Sintesi “Bando Piccole e Medie Imprese Efficienti”


Beneficiari

1. Sono ammesse a beneficiare degli aiuti regolamentati dal presente Bando le PMI che rispettino le seguenti condizioni di ammissibilità di:
a) Essere regolarmente costituita da almeno 2 anni e iscritta nel registro delle imprese;
b) Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposta a procedure concorsuali;
c) Non ricadere tra le imprese che devono rispettare gli obblighi di cui all’art. 8 comma 3 del D.Lgs. n. 102/14;
d) Non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
e) Non essere incorsa nelle sanzioni interdittive di cui art. 9, comma 2 lett. d) del D.Lgs 8.06.2001 e ss.mm.ii., ovvero l'esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi;
f) Operare nel rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, del lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente, anche con riferimento agli obblighi contributivi;
g) Non essere stata destinataria, nei tre anni precedenti la domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Ministero dello sviluppo economico o dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
h) Non avere posizioni debitorie nei confronti dell’Amministrazione regionale ai sensi dell’art. 14 della L.R. n. 5/2016;
i) Non essere un’impresa in difficoltà, come definita dall’art. 2, punto 18 del Reg. (UE) n. 651/2014.
2. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di aiuti su ciascun Avviso, pena l’inammissibilità della/e domanda/e presentata/e successivamente alla prima.

Interventi ammissibili

A. Diagnosi energetica e realizzazione del Sistema di Gestione conforme alla ISO 50001
1. Sono ammissibili le spese sostenute per:
a) La redazione della diagnosi energetica e per i servizi esterni di consulenza per l’ottenimento della certificazione ISO 50001 eseguiti da uno dei soggetti elencati all’articolo 8 comma 1 del D.lgs. n. 102/2014, ovvero da ESCO, EGE o auditor energetici, certificati da organismi accreditati in base alle norme UNI CEI applicabili.
b) La certificazione di conformità alla norma ISO 50001, rilasciata da organo terzo, indipendente e accreditato ai sensi del Reg. (CE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 765/2008 del 09.07.2008 o firmatario degli accordi internazionali di mutuo riconoscimento.
B. Interventi di efficientamento energetico
1. La base di calcolo dell’aiuto è rappresentata dal costo ammissibile per ciascuna tipologia di intervento prevista dagli articoli 38 e 40 del Reg. (UE) n. 651/2014. La determinazione del costo ammissibile dovrà avvenire a cura delrichiedente gli aiuti attraverso la relazione di un tecnico abilitato che giustifichi la scelta, sia da un punto di vista tecnico che economico, come previsto nel modello di scheda tecnica allegato al Bando.
2. Rientrano nei costi ammissibili:
a) L’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, comprensivi delle spese di installazione e di eventuali sistemi di monitoraggio del risparmio conseguibile;
b) Le spese per la redazione del progetto tecnico e di direzione lavori, nel limite del 5% del progetto di efficientamento.
3. Non sono comunque ammissibili:
a. le spese che le imprese sono tenute ad attuare per conformarsi a norme dell’Unione già adottate, anche se non ancora in vigore;
b. le spese notarili e quelle relative a imposte e tasse;
c. le spese relative all’acquisto di scorte;
d. le spese relative all’acquisto di macchinari ed attrezzature usati;
e. i titoli di spesa regolati in contanti;
f. le spese di pura sostituzione;
g. le spese di funzionamento in generale;
h. le spese effettuate in leasing;
i. tutte le spese non capitalizzate;
j. le spese sostenute con commesse interne di lavorazione, anche se capitalizzate ed indipendentemente dal settore in cui opera l’impresa.
4. Tutti gli importi considerati ai fini dell’ammissibilità si intendono in euro e al netto di IVA e di ogni altro onere accessorio.

Misura dell’agevolazione

Dal 40% al 65% di contribuzione pubblica a fondo perduto

Decorrenza

Le domande di contributo e la relativa documentazione possono essere presentate dal 28 ottobre 2016 al 30 giugno 2017.

Servizi

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